Crisi climatica, l’urgenza di agire
Intervistato da @CsrNatives, che ringrazio, sul rapporto tra finanza sostenibile e crisi climatica. Il testo si può leggere a questo link.
(5/05/2021)
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Finanza etica on the air su Radio InBlu
Stamattina nella trasmissione “L’Economia” su Radio InBlu abbiamo parlato di finanza etica, fondi etici, fossil fuel divestment. E di altro ancora, sempre nel solco dell’economia sociale e della sostenibilità a 36o°. Molto divertente, la radio!
A questo link si può riascoltare il podcast.
(30/05/2015)
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Il Forum per la Finanza Sostenibile cerca un nuovo Segretario Generale
Il SIF italiano ieri ha annunciato ufficialmente la ricerca di un nuovo Segretario Generale. Davide Dal Maso, il primo e finora unico a oggi a ricoprire l’incarico, lascerà entro fine anno l’organizzazione che ha fondato nell’ormai lontano 2001 e di cui è stato in tutti questi anni cuore e riferimento. Insieme a team di persone che, pur alternandosi via via, hanno sempre dato l’impressione di costituire squadre affiatate, appassionate, con la volontà e la capacità di raggiungere obiettivi importanti. Ne cito solo uno fra i tanti: l’organizzazione nel 2012 della prima SRIweek italiana, la Settimana dell’Investimento Sostenibile e Responsabile, che a novembre di quest’anno tornerà per la sua quarta edizione.
Se la finanza Sri in Italia, con i suoi pregi e i suoi difetti, è cresciuta ed è arrivata fin qui, è anche grazie all’impegno di persone come Davide. Grazie.
(26/05/2015)
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Tra promotore e cliente metti lo Sri
Ho letto una cosa che mi sembra molto interessante, specie in potenza, in un sondaggio realizzato da ITForum in collaborazione con Natixis Global Asset Management. Anche se era un po’ tra le righe. Il campione era costituito soprattutto da promotori finanziari, circa i tre quarti, ma anche consulenti. Riporto di seguito in corsivo il testo esatto del cs che mi è arrivato, che mi pare spieghi molto bene.
Tra gli strumenti che possono aiutare consulenti e investitori ad aumentare la
diversificazione e a meglio gestire rischi e volatilità vi sono le strategie non tradizionali e gli investimenti alternativi. Tema sul quale, però, manca ancora un’adeguata conoscenza e consapevolezza da parte degli investitori. C’è spazio, quindi, per promotori e consulenti finanziari per avviare una nuova conversazione su questa tipologia di investimenti. Qui
risiede una grande opportunità in quanto, come emerge dai dati, i clienti prenderebbero in considerazione approcci e strategie alternative se fosse il proprio consulente a proporlo.
Quindi, se fosse il consulente a proporlo, i clienti potrebbero anche scegliere di più investimenti Sri, sostenibili, etici, dico io, che mi pare rientrino ampiamente nella categoria non tradizionali/alternativi.
Aggiungo: visto che crescono le analisi che parlano della capacità dei filtri o comunque dell’integrazione dei criteri Esg di ridurre il rischio di un portafoglio d’investimento e anche la sua volatilità, c’è quasi da esclamare “Bingo!”, direi, se si verificano alcune condizioni. Ad esempio:
1) io, cliente che ci mette i soldi, desidero un rendimento che non metta a rischio particolare il mio capitale;
2) io, promotore, conosco ciò che offre il mercato sullo Sri e so spiegarne filosofia e metodologia e, perché no, so anche rendere appeal quello che dico sullo Sri (investire secondo i propri valori, investire per un mondo migliore, cosine così insomma);
3) io, promotore, ancora, sottolineo che lo Sri aiuta – la prendo larga – a ridurre il rischio e la volatilità e quindi a dare più stabilità, più affidabilità alle prospettive di rendimento attese (restando schiscio sul fatto che specie nel medio-lungo periodo è probabile che lo Sri consenta delle sovra-performance, con anche qui paccate di analisi che da anni lo dicono e un track record ormai piuttosto robusto, ma su questo resto schiscio, appunto);
4) io, che son tornato risparmiatore, per prima cosa mi fido di chi mi consiglia perché mi ha sempre consigliato bene, per seconda ho un debole per tutto quello che abbassa il rischio, per terza se c’e’ anche da allineare almeno un pochino gli investimenti con ciò a cui tengo, e penso ad esempio al mondo che lascerò a mio figlio o a mio nipote, non mi tiro certo indietro.
Se tutto ciò si verifica, e direi che siamo ampiamente nel campo del reale e non della finanza etilica o meta-finanza o astro-finanza, insomma coi piedi ben piantati per terra, credo resti solo da esclamare quanto dicevo prima, da parte sia del promotore, sia del cliente. A quel punto l’unica cosa che al cliente resta da chiedere al promotore, secondo me, è: «Perché diamine non me ne hai parlato prima, di ‘sto Sri?!». Ma questa è un’altra storia.
(25/05/2015)